Interruttore digitale: MOSFET vs BJT

Salve,

mi stavo chiedendo perché in alcuni casi si utilizza il MOSFET e in altri un BJT come interruttore? In alcuni casi la corrente di drain e quella di collettore non differiscono poi cosi tanto.

Inoltre il BJT prevede una corrente di base mentre il MOSFET no, quindi il MOSFET evita di sprecare corrente.

Nella pratica noto che i relè sono pilotati attraverso un BJT e che la base di tale BJT è controllata attraverso un GPIO del microcontrollore che eroga 4-20mA mentre i LED molto spesso sono accesi o spenti da un MOSFET.
Perchè non si può pilotare con un MOSFET un relè?

Grazie a chi mi risponderà...

Salve!

Se l'applicazione non richiede velocità di commutazione elevate, i bjt vanno più che bene per pilotare serie di LED, relè e tutto ciò che non richiede un assorbimento eccessivo di corrente. Invece, quando si gestiscono carichi con un alto assorbimento di corrente o quando sono necessari tempi di commutazione particolarmente ridotti, si usano i MOSFET. Nelle piccole applicazioni (rispettando sempre le specifiche di progetto) la scelta è spesso dettata da motivi "pratici", ossia disponibilità e/o costo.

Saluti,
Cosimo

Grazie per la risposta..

La tua affermazione mi ha fatto notare che:

- MOSFET BUK9535-55 55V 34A 1,5 €
- BJT BDX33C 100V 10A 0,5 €

quindi in pratica quando si disegna un PCB la scelta ricade sul costo e sui dati di targa relativi all'applicazione o comunque ci sono delle direttive da seguire nella scelta tra BJT vs MOSFET?

Non sono un esperto nel settore relativo alla produzione, ma posso sicuramente sbilanciarmi dicendo che tra le specifiche di progetto, quella relativa al costo si trova con buona probabilità al primo posto.

Saluti,
Cosimo