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Atmel Studio 7
8 Anni 3 Mesi fa #6
da Pinna
Chi vola vale, chi vale vola, chi non vola è un vile
Risposta da Pinna al topic Atmel Studio 7
aggiungo che il programmatore che uso (quello della olimex) non fa riconoscere il target ad atmel studio.... Openprogrammer lo riconosce, tenta di riprogrammare ma non riesce a sincronizzare.... sembra che debba applicargli un oscillatore esterno ma il fatto è che non mi ricordo a quale frequenza RC l'ho impostato, altrimenti avrei usato un generatore di segnali
Marcello
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Chi vola vale, chi vale vola, chi non vola è un vile
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8 Anni 3 Mesi fa - 8 Anni 3 Mesi fa #7
da elpablito
Risposta da elpablito al topic Atmel Studio 7
Ciao al Pinna e &
l'ho già detto fino a che una ventina di I/O mi bastano ...tutto lavoro risparmiato. Il grosso del problema è l'uso se vogliamo improprio che ne faccio. Mi spiego AtmelStudio7 è l'ultimo aggiornamento degli IDE di Atmel e ne nasce per giocare con i pezzettini di Atmel, che sono anche tanti. Ha il suo bel simulatore, compilatore illimitato, programmatori di vario genere etc.
Il tutto deriva da Visual studio (ndr. una quindicina di anni fa ci feci un programmello per il PC) e, a parte che ogni Ide ha alcune regole diverse da rispettare, fa quello che fanno gli altri sistemi di sviluppo. il fatto se vogliamo anomalo è quello di utilizzare un harware che non nasce Atmel. Ma... facciamo il mio caso; io ormai adopero quasi esclusivamente una basetta a nome NANO che non è altro che una cpu con i pin portati su dei connettori a 2,54. Allora avevo zoccolato, fammi dire, una CPU di Freescale, oggi NXP, che aveva 16 pins per lato ed era nato un bel pcb quadrato a 64 pin (2x8 per lato), nulla di nuovo. Il nano ha solo incorporato un pulsante di reset e un quarzo a 16MHz, ma soprattutto un convertitore seriale/usb per la programmazione. Ripulito il pin di reset, detto NANO al programmatore, ATMEL-Ice Basic, si presenta come un pezzo di harware qualsiasi con un processore Atmel. La programmazione e il debug si eseguono secondo regole Atmel, potrebbe anche non chiamarsi più NANO.
Poi subentra la pigrizia, se posso caricare un file .ino direttamente e questo mi evita di...perchè no? Il problema è sempre quello di pigrizia. Invece di caricare le librerie che servono, come sempre fatto con gli altri sistemi di sviluppo usati, si balenava la possibilità di fare ciò che lui chiama libreria statica e colà infilarvi tutte le librerie in modo da caricare sempre una cosa sola. La rabbia è che dopo aver fatto ciò che si sarebbe dovuto e riletto tutti gli spiegoni,
sembrerebbe tutto giusto, ma col cavolo che il linker vede le librerie della libreria statica. Gli arduinisti non credo utilizzino AtmelStudio7 e quindi potrebbero non essere in molti in grado di darmi un la. Nei link che mi hai dato, le idee sono meno delle mie, io avevo trovato uno che diceva di esserci riuscito, quello che dice lui l'ho fatto anch'io, ma non va.
Adesso ci riproverò per un po' poi se son riesco proverò a intervistare Atmel direttamente.
I fusibili, è ben noto sono fatti per rompersi, e quindi rompono. Sto scherzando.
Ci vuole la solita mezza giornata per imparare a muoversi, ma poi è come lavorare con un qualsiasi programmatore che utilizza un filo per parlare con l'hardware sotto test.
Se ho nuove ti avviso.
Saluti
Paolo
l'ho già detto fino a che una ventina di I/O mi bastano ...tutto lavoro risparmiato. Il grosso del problema è l'uso se vogliamo improprio che ne faccio. Mi spiego AtmelStudio7 è l'ultimo aggiornamento degli IDE di Atmel e ne nasce per giocare con i pezzettini di Atmel, che sono anche tanti. Ha il suo bel simulatore, compilatore illimitato, programmatori di vario genere etc.
Il tutto deriva da Visual studio (ndr. una quindicina di anni fa ci feci un programmello per il PC) e, a parte che ogni Ide ha alcune regole diverse da rispettare, fa quello che fanno gli altri sistemi di sviluppo. il fatto se vogliamo anomalo è quello di utilizzare un harware che non nasce Atmel. Ma... facciamo il mio caso; io ormai adopero quasi esclusivamente una basetta a nome NANO che non è altro che una cpu con i pin portati su dei connettori a 2,54. Allora avevo zoccolato, fammi dire, una CPU di Freescale, oggi NXP, che aveva 16 pins per lato ed era nato un bel pcb quadrato a 64 pin (2x8 per lato), nulla di nuovo. Il nano ha solo incorporato un pulsante di reset e un quarzo a 16MHz, ma soprattutto un convertitore seriale/usb per la programmazione. Ripulito il pin di reset, detto NANO al programmatore, ATMEL-Ice Basic, si presenta come un pezzo di harware qualsiasi con un processore Atmel. La programmazione e il debug si eseguono secondo regole Atmel, potrebbe anche non chiamarsi più NANO.
Poi subentra la pigrizia, se posso caricare un file .ino direttamente e questo mi evita di...perchè no? Il problema è sempre quello di pigrizia. Invece di caricare le librerie che servono, come sempre fatto con gli altri sistemi di sviluppo usati, si balenava la possibilità di fare ciò che lui chiama libreria statica e colà infilarvi tutte le librerie in modo da caricare sempre una cosa sola. La rabbia è che dopo aver fatto ciò che si sarebbe dovuto e riletto tutti gli spiegoni,
sembrerebbe tutto giusto, ma col cavolo che il linker vede le librerie della libreria statica. Gli arduinisti non credo utilizzino AtmelStudio7 e quindi potrebbero non essere in molti in grado di darmi un la. Nei link che mi hai dato, le idee sono meno delle mie, io avevo trovato uno che diceva di esserci riuscito, quello che dice lui l'ho fatto anch'io, ma non va.
Adesso ci riproverò per un po' poi se son riesco proverò a intervistare Atmel direttamente.
I fusibili, è ben noto sono fatti per rompersi, e quindi rompono. Sto scherzando.
Ci vuole la solita mezza giornata per imparare a muoversi, ma poi è come lavorare con un qualsiasi programmatore che utilizza un filo per parlare con l'hardware sotto test.
Se ho nuove ti avviso.
Saluti
Paolo
Ultima Modifica 8 Anni 3 Mesi fa da elpablito.
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8 Anni 2 Mesi fa #8
da elpablito
Risposta da elpablito al topic Atmel Studio 7
hi
Ho finalmente scoperto come funziona tutto il giro delle librerie, Sugo l'editor è un editor come si deve e così anche il debug.
Al Pinna, se ti servono notizie dimmelo, che comincio a divertirmi. Fai conto che l'editor ti suggerisce le istruzioni di Arduino.
Ciao Paolo
Ho finalmente scoperto come funziona tutto il giro delle librerie, Sugo l'editor è un editor come si deve e così anche il debug.
Al Pinna, se ti servono notizie dimmelo, che comincio a divertirmi. Fai conto che l'editor ti suggerisce le istruzioni di Arduino.
Ciao Paolo
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