aiuto con mondo elettrocalamite

Salve a tutti vorrei presentarvi una richiesta di aiuto per un attuatore che vorrei realizzare.
inizio con il dirvi che non ho uno scopo pratico da raggiungere.
si tratta di una sorta di realay quindi un avvolgimento elettrico che va ad attrarre una componente ferromagnetica quando viene eccitato il solenoide.
le caratteristiche di questo benedetto dispositivo che vorrei realizzare sono :
- ESTREMA velocità di commutazione meccanica ossia il fatto di potere fisicamente trovarsi in una posizione o un altra sia essa lineare o rotativa .
-la corsa circa 0.1 mm (circa lo spessore di un foglio di carta) comunque non vincolante per via del fatto che si possono usare delle leve.
-le masse in gioco nell ordine della micromeccanica.

non voglio aggiungere altro per non farvi prendere paura o farvi ridere.
allora il punto ipotetico di partenza è il classico solenoide sul collettore di un transistor (mosfet etc etc) configurato come on-off e alla base un bel collegamento a un pic che si deve gestire il tutto.
mi preoccupano molto in quanto non so come gestire un paio di problemi :
- le extratensioni dovute alla commutazione
- il fatto che una bobina si oppone al variare della corrente che la attraversa.(ho perso un sacco di tempo per capire con derivate e integrali che alla fine ho desistito)
per dimensionare questo ipotetico attuatore ho forse trovato utile l'uso di transil transil trisil.
se qualcuno di voi ci ha capito qualcosa faccia un fischio specialmente per tutte le dovute delucidazioni mancanti

ESTREMA velocità di commutazione

quanto estrema? nS,uS,mS?

non voglio aggiungere altro per non farvi prendere paura o farvi ridere.

sono anni che traffico nell'elettronica e ho visto di tutto da quello che usa i componenti elettronici per ricavarne degli omini , a chi tenta di realizzare armi (di dubbia efficacia per fortuna!) con gli attuatori degli apricassetto dei registratori di cassa

per quanto riguarda pregi e difetti dei vari diodi di ricrcolo
ho trovato anche questo se ti è utile sembra fatto bene
www.elenet.altervista.org/Elettrotecnica...richi_induttivi.html

mi e venuta in mente un altra cosa...
il diodo in parallelo alla bobina rallenta di molto la discesa della corrente in fase di spegnimento ovviamente ci sono molti fattori in gioco che determinano questo ritardo ,resistenza della bobina,induttanza....

Si Andrea mi rendo conto che è un casino quello che vorrei fare io.
Beh volevo ricordare che un attuatore di questo tipo lo si può realizzare anche con componente piezoelettrico solo che non ho mai avuto a che fare con queste cose...
Allora L'Unità di misura si avvicina al us però se uno ha la libertà mentale può ad esempio pensare che si possono accoppiare più dispositivi magari in serie o in parallelo .
Sono anche a conoscenza che qui si parla di accelerazioni non indifferenti per non dire impossibili però essendo che è l'unico parametro degno di nota vorrei che tutto il resto passi in secondo piano.
Negli ultimi anni ho visto che l'elettronica come componenti è cambiata molto e lo stesso vale per i materiali e vorrei sfruttare questi cambiamenti per un tornautile

secondo me ti conviene simulare il circuito e vedere come si comporta con le diverse soluzioni
ovviamente devi conoscere il valore di induttanza e resistenza della bobina
se lo dovessi fare io ,così ad occhio sceglierei un buon diodo schottky