La risposta la faccio breve, ma dietro poche righe ci sono diversi premi Nobel, per cui non deve essere banalizzata.
La luce si comporta come onda o particella.
Per rispondere alla domanda la si considera come onda.
La luce è un'onda elettromagnetica (Maxwell non prese il Nobel per questo...perchè?) ad ogni frequenza ovvero lunghezza d'onda, corrisponde un colore, come li definiamo per quando riguara le frequenze che possiamo vedere.
Quando la luce passa per una bolla di sapone, viene in parte riflessa e in parte passa attraverso (luce rifratta). La luce passa infatti dall'aria alla bolla.
Quando la luce rifratta arriva alla fine della bolla stessa (spessore), c'è una nuova variazione di materiale, e c'è nuovamente una parte che passa e una riflessa. La parte riflessa torna indietro.
Le lunghezze d'onda che tornano indietro e si sommano a quelle incidenti e si trovano sfasate di 180 gradi dovuto al percorso di ritorno (spessore della bolla), "cancellano il colore". Quello che rimane non è più la luce bianca ma dei riflessi colorati derivante dall'eliminazione di alcuni colori.
Saluti,
Mauro