zero cross detector

Allora =) rieccoci in base

Riprendendo il discorsoo, eccoti la mia proposta:




Ci sono vari motivi per il quale io opterei su questa soluzione, motovi che cerco di spiegarti in maniera sintetica:

1. Tipo di Lettura:
   Noi stiamo cercando di costruire un circuito che segnali il passaggio nei pressi dello zero di un'onda sinusoidale, quindi teoricamente la cosa è abbastanza semplice, ma ovviamente bisogna tener conto che l'onde sinusoidale non è, questo per via di tanti fattori che dipendono dalla linea e dai dispositivi connessa a essa.
   In sostanza per prima cosa bisogna pensare che oltre l'armonica fondamentale ( 50Hz nel nostro caso ) si potrebbero aggiungere anche armoniche superiori, le quali scassano se vogliamo fare una lettura precisa... ma alla fine dei conti il problema non sono neanche tanto loro, ma bensi' l'induttanza parassita che abbiamo sui cavi della tensione di rete ( non abbiamo solo un'induttanza parassita... ma far finta che ci sia solo lei fa molto comodo... )
   
   La presenza di tale componente parassita tende inevitabilmente a far disinnescare il diodo dopo un tempo t che possiamo difficilmente calcolare, perchè quest'ultimo dipende da fattori ambientali (alias: dipende dalla zona, da quanti utenti sono attaccati alla rete, dalla qualità dei cavi, etc etc...).
   
   Per quanto possa essere risultare insignificante il ritardo introdotto considerando tali problematiche, dobbiamo aggiungere anche il ritardo dei dispositivi utilizzati, nella fattispece sappiamo che il tempo massimo richiesto dall'optoisolatore per avere una commutazione e' di circa 10 microsecondi, il tempo medio minimo invece e di 3.2 microsecondi.
   
   tempi che fanno ridere... ma di certo non fanno ridere se paragonati alla frequenza di clock che hanno i dispositivi di ultima generazione.
   
   Tutta sta manfrina per dire cosa? beh per dire che è preferibile evitare una lettura di tipo impulsiva, e optare per tanto a una lettura sul cambiamento di stato, ovvero da 0 a 1, poi da 1 a 0, etc etc..
   
   L'uscita della mia soluzione propone esattamente questa logica =)



2. Tempo di Risposta:
   Come accennato nel punto precedente, avere una stima del ritardo di lettura fa comodo, indi meno componenti mettiamo, più affidabile e' il sitema;



3. Il resistore R2:
   Qui ci sarebbero molte cose da dire.. comunque in sostanza, il LED dell'optoisolatore ha una tensione di breackdown di 6V... e questo è gia' un motivo...
   Un'altro motivo e' legato al condensatore che si viene a formare quando un diodo e' polarizzato inversamente... non sto a spiegare il perche' ma fidati se ti dico che quando c'e' una tensione che varia ai capi di un diodo contropolarizzato quest'ultimo introduce armoniche di ordine superiore ( in altre parole, la tensione ai suoi capi oscilla )... e io preferisco evitare armoniche che non servono...

Tutto qui... ci sarebbe da dire che questa soluzione consuma più corrente di una sua similare ( rimuovendo la resistenza R2 e mettendo in serie a R1 un diodo con PIV superiore a 500V )
ma non risolveremmo il problema delle oscillazioni inderiderate ( problema che ancora c'e', ma e' limitato a una variazione fra 0 a 1V, invece che fra 0 e 300V )


Bene, sembra tutto =)
dimmi se qualcosa nonti e chiaro o hai perplessità su qualche punto della mia proposta =P

sciau ^^

Grazie per la spiegazione.
Ora se non ho fatto errori ai capi di R2 ho una ddp 230*(100/(100+27000))=0.811v che dovrebbe essere la stessa tensione ai capi del led, ma visto che rappresenta il limite inferiore da datasheet per la sua accensione pensi che devo ridurre R1?
Inoltre nel led scorre la stessa corrente che scorre in R2 e cioé circa 8.5 mA?
Se in R2 scorrono 0.0085 A dissipa circa 7mW quindi una resistenza da 1/4 è sufficiente giusto?

Navigando alla ricerca di risorse utili a capire l'uso dell'oscilloscopio ho trovato questa discussione www.pctuner.net/forum/progetti-elettroni...n-oscilloscopio.html in cui l'utente ciskopa descrive proprio quello che è capitato a me prima che dissaldassi il ponte...dovevo forse collegare il coccodrillo della massa alla terra della rete?

stainless ha scritto: Grazie per la spiegazione.
Ora se non ho fatto errori ai capi di R2 ho una ddp 230*(100/(100+27000))=0.811v che dovrebbe essere la stessa tensione ai capi del led, ma visto che rappresenta il limite inferiore da datasheet per la sua accensione pensi che devo ridurre R1?
Inoltre nel led scorre la stessa corrente che scorre in R2 e cioé circa 8.5 mA?
Se in R2 scorrono 0.0085 A dissipa circa 7mW quindi una resistenza da 1/4 è sufficiente giusto?

Quando sei nella semionda diretta il diodo e' acceso, quindi la tensione ai capi di quest'ultimo si aggira sui 0.6V... il resistore viene attraversato da una corrente diversa dal LED perche' quest'ultimo segue una legge esponenziale


per i W, si una resistenza da 1/4W va bene, ma quella da 27K lasciala cosi com'e'

stainless ha scritto: Navigando alla ricerca di risorse utili a capire l'uso dell'oscilloscopio ho trovato questa discussione www.pctuner.net/forum/progetti-elettroni...n-oscilloscopio.html in cui l'utente ciskopa descrive proprio quello che è capitato a me prima che dissaldassi il ponte...dovevo forse collegare il coccodrillo della massa alla terra della rete?

scusami ma il tuo oscilloscopio funziona con le pile o prende alimentazione da qualche parte?