Convertitore DC-DC

ok

il punto è proprio che sul datasheet non se ne parla affatto secondo me...
non so se voglio qualcosa di impossibile... vorrei semplicemete sapere se è possibile variare la Vo variando una tensione in ingresso (non variando resistori)...
se si con quale legge?

[per esempio se usassi LM723 questa legge è chiaramente definita nel datasheet e cioè Vout=Vref *(R1+R2)/R2 dove di fatto Vref è V+in sul pin 5]

...forse mi sto perdendo in un bicchier d'acqua...

grazie per la collaborazione...
ciao

Ciao,

la Vref non e' Vin, altrimenti non avrebbe senso avere il pin Vin. Sebbene possa sembrare banale avere un pin in più ha un costo non sempre trascurabile nel costo totale di un cip.
Dallo schema a blocchi si vede che la Vref e' ottenuta da uno zener seguito da un buffer (per cui non e' Vin ma la Vzener).
Se cambiassi Vout cambiando Vin non avresti un gran bel regolatore, visto che tutte le variazioni di Vin si ripercuotono in Vout.
L'avere una Vref evita proprio questo problema. La Vref e' normalmente un valore sempre più basso di Vin proprio per permettere un'ampia variazione di Vin senza che Vout vari.
Non capisco bene perché tu voglia variare l'output variando l'ingresso.

Saluti,

Mauro

Ciao a tutti!

da come ho capito vorresti impostare la tensione d'uscita dell'alimentatore, inviando un comando dal pc, ed il problema è:
come associare l'informazione inviata dal pc ad una variazione della tensione d'uscita.

Un metodo potrebbe essere utilizzare dei potenziometri digitali: sostituisci il potenziometro digitale ad una delle resistenze di feedback (Rfb1 o Rfb2 verifica quale) e setti il valore del potenziometro digitale tramite il pic.

Fai attenzione ai valori di dafault del potenziometro varibile, assicurati del valore che assume il potenziometro digitale all'accensione...la trensione in uscita potrebbe assumere valori inconsueti al momento dello switch-on.

Per complicare le cose potresti prevedere (se non l'hai già fatto) un controllo della tensione in uscita dell'alimentatore, tramite un ADC del pic.

fammi sapere se ho 'centrato il buco'

ciao richard84,
hai centrato! l'dea del potenziometro digitale nn è male...
io farei così (dimmi se secondo te può funzionare): sostituirei una delle Rfb con il potenziometro e lo farei variare pilotandolo con un pic il quale a sua volta riceve comandi dal pc ...
per quanto riguarda il settaggio della Vout (io vorrei scrivere sull'interfaccia del mio pc Vout=12V e avere all'uscita dell'alimentatore 12V) farei in questo modo:
preleverei sull'uscita tramite un partitore di tensione una parte di Vout (Vset)
Vset avrà un range da 0V a 5V secondo la legge: Vset(min)=K*Vout(min);Vset(max)=K*Vout(max)
dove:
K è il valore determinato dalle R di partizione
Vout(min) è la tensione minima in uscita
Vout(max) " " massima "

La Vset è inviata al pic e gestita via software e cioè mi permetterà di settare l'uscita con il valore impostato da pc... (il prog in c ve lo risparmio)

invece nn ho capito una cosa: qual' la Imax che l'alimentatore può erogare? secondo Mauro si può arrivare anche a 7A ma questo sul datasheet non lo vedo oppure sono io che non ci vedo?

grazie per la collaborazione

Gaudenzio

..faccio un paio di considerazioni, poi vedi tu quale secondo te è la strada più semplice o corretta:

premessa:
i potenziometri digitali, essendo digitali, possono assumere un valore finito di step, ad esempio 256. Questo valore vincolerà la sensibilità (o percisione) della tua tensione in uscita.
Per aumentare la precisione potresti metterne 2 in serie, in modo da avere 512 step...o così via (ovviamente mantendo il valore di resistenza massima totale inalterato, quindi invece di avere un potenziometro da 10K con 256step, ne prendi due da 5K con 256step, ed hai 512step totali).
Se vuoi avere un uscita che varia da 0 a 30V, ed hai ad esempio 512 step disponibili, la risoluzione del tuo alimentatore sarà 30V/512 = 0,06V per ogni step. Può essere che nel ragionamento mi sfugga qualcosa, ma la logica di principio è questa.

Realizzazione:
metodo 1)
Il settaggio della tensione d'uscita lo potresti fare addirittura senza avere un feedback della tensione in uscita dall'alimentatore sul processore.
Dopo qualche calcolo e qualche prova pratica, dovresti riuscire a ricavare una formula che associa ad ogni valore assegnato al potenziometro una tensione in uscita, esempio (banale):
setti a 10 il potenziometro, ed hai 10V in uscita;
setti a 20 il potenziometro, ed hai 20V in uscita;
..sai già che settando a 30 il potenziometro avrai 30V in uscita.
Quindi...
una volta ricevuto il comando dal pc "Vout = 12V", il pic manda al potenziometro il valore 12, e così facendo setta l'uscita dell'alimentatore.
Questo per dire che non è necessaria una lettura da parte del pic della tensione in uscita.


metodo 2) (che mi pare è quello che proponevi)
non riesci a trovare un associazione tra il valore del potenziometro e la tensione in uscita dall'alimentatore.
Invii al potenziometro dei comandi per incrementare il suo valore di continuo (partendo da zero ovviamente), in questo modo la tensione in uscita crescerà di pari passo.
Tu monitori con il pic la tensione in uscita dall'alimentatore, e quando la tensione misurata dal pic raggiunge il valore deisderato, smetti di incrementare il valore del potenziometro.
Il monitoraggio della tensione avviene con il metodo che proponevi tu: ovvero devi creare un partitore sulla tensione in uscita dall'alimentatore, in modo che quando la tensione in uscita dall'alimentatore è massima (30V) all'ingresso dell ADC del pic ci siano 5V.

La soluzione migliore SECONDO ME (magari mi sbaglio) è un mix delle due, ovvero:
in primis ricostruire una tabella di corrispondenza tra i valori del potenziometro e la tensione in uscita. Una volta inviato il comando (ad esempio) 12 al potenziometro, vai ad acquisire con l'ADC del pic la tensione in uscita dall'alimentatore. A questo punto puoi fare un 'fine tuning' della tensione, incrementando o diminuendo di poco il valore del potenziometro (può tornarti utile questa lettura del valore in caso l'ambiente si scaldi, e il potenziometro 'derivi' il suo valore...e in questo modo lo compensi via pic)


Non voglio scoraggiarti, anzi,la mia considerazione deve rendere ancora più interessante la tua sfida:
tieni conto che vuoi pilotare 30V * 7A, ovvero 210VA ...che non sono pochi!
Il LM5022 è studiato per pilotare un mosfet esterno, ed è il metodo più classico per gestire grosse potenze. Se vedi lo schema di esempio il LM5022 pilota il gate del mosfet esterno Q1. Il mosfet lo devi aggiugere tu, e per questo componente la "Continuous Drain Current Id" dev'essere di 7A (o maggiore).
I componenti più stressati naturalmente saranno L1 D1 Q1 e Co che saranno delle belle bistecche di componenti.
OVVIAMENTE, le prime prove falle con poco carico in uscita.
Considera anche che se vuoi avere 210W in uscita, dovrai averne (con un 90% di rendimento circa) 230W in ingresso, ovvero dei avere una sorgente che a 18V (la tensione che avevi indicato in post precedenti) riesca ad erogare quasi 13Amps.

Spero di essermi spiegato bene..Buon lavoro!!