domande su elettromagneti e transitor mosfet/jfet

Buon dì
Fammi fare la domanda del solito pierino. Se devi contare i cicli perchè non squadri? Perchè devi fare un'amplificazione lineare
se poi vuoi contare con il PIC? La variazione del segnale in ingresso entro certi limiti potrebbe non importarti.
Ciao a tutti
Paolo

Non ho simulato perchè non riesco a dimensionarlo se non conosco prima come trovare la resistenza di canale del Jfet. E' un cane che si morde la coda Ora stavo cercando di capirci qualcosa con il pdf postato da Cosimix, poi lo simulerò

Alessio

trovare la resistenza del canale lo vedo al quanto difficile (mi sembra come trovare l'hfe esatto di un bjt) ,prova a seguire il consiglio di mauro simulando il circuito con qualche mosfet a casaccio giusto per curiosità

elpablito ha scritto: Buon dì
Fammi fare la domanda del solito pierino. Se devi contare i cicli perchè non squadri? Perchè devi fare un'amplificazione lineare
se poi vuoi contare con il PIC? La variazione del segnale in ingresso entro certi limiti potrebbe non importarti.
Ciao a tutti
Paolo

Dopo l'amplificatore infatti entra in un trigger di schmitt per squadrarlo. Perchè non lo squadro subito? il segnale varia tra i 50mv e 300mv ed è molto rumoroso... queste sono delle foto che salvai 3 mesi fa mentre sviluppavo il progetto

Come viene prelevato dal motore


Dopo il primo filtro


Filtrato di nuovo e amplificato


All'uscita del trigger di schmitt



Non credo che squadrarlo così com'è sia una buona soluzione, va prima pulito il più possibile. E aggiungere un amplificatore a guadagno variabile migliora le prestazioni.

Stasera provo a simularlo e vi faccio sapere.

Alessio

Allora rieccomi qui con i risultati della simulazione, mi scuso del ritardo ma sono state 2 settimane di fuoco e ho avuto poco tempo.

Lo schema come lo avevo disegnato effettivamente è stato un flop ma modificando semplicemente la configurazione da invertente a non invertente ha funzionato alla grande. Ho trovato anche un metodo abbastanza macchinoso per ricavare la resistenza di canale che sembra funzionare con un errore accettabile (per me).
E' semplice ed è una via di mezzo tra quelli citati in questa discussione:
- Si prende il datasheet del JFET e si va alle caratteristiche di uscita
- Sappiamo che sull'asse delle ordinate c'è la Id e sulle ascisse la Vds, quindi il loro rapporto, nonchè la pendenza della curva, è la conduttanza di uscita
- Si approssima la caratteristica in zona ohmica a delle rette e si cercano dei punti di riferimento facili da individuare come per esempio, per un 2n5485, si ha:



- se prendiamo l'intersezione della curva a Vgs = 0 come in figura basta dividere la Id (3ma) per la vds (0,4V) per trovare la conduttanza
- poi si fa l'inverso per trovare una resistenza di canale di circa 130 ohm (o per una Vgs di 4V, per esempio, avremmo una resistenza di canale di circa 1 kohm)

Con questi valori poi si dimensiona il circuito e si ottiene una buona approssimazione. Come detto negli altri post, nel mio caso ho un segnale di ingresso tra i 50 e 300mv picco-picco e voglio che in uscita ci siano 5V picco-picco circa, quindi devo avere un amplificazione che nel suo valore massimo deve valere 100.
Con un ingresso pari a 0V ho una resistenza di canale pari ai 130ohm citati i precedenza e l’amplificazione è di circa 100 (33k/350). Fino ad un certo valore, il segnale di uscita cresce fin quando non comincia ad intervenire il diodo che si attiva e fa diminuire la tensione di gate, cominciando a strozzare il canale del Jfet e regolando l’uscita intorno ai 4.5Vpp. Per valori intorno ai 250mVpp si nota una certa distorsione del segnale di uscita dovuta all’interdizione del Jfet ma nel mio caso è accettabile.

Queste sono le simulazioni con lo schema (l'ingresso è fissato a 50mV/div, gli altri 2 canali a 1V/div):

potenziometro al 30%



potenziometro al 50%



potenziometro al 70%



potenziometro al 90%

...devo andare a fiducia che hai raggiunto lo scopo!

Ma la simulazione potrebbe non aiutarti nella pratica se il parametro ha una tolleranza del 30%.
...a meno di non calibrare manualmente il sistema.

Saluti,

Mauro