relè "elettronico" e mini alimentatore

Faccio una premessa doverosa e cioè che ogni modifica all'impianto elettrico di un abitazione deve essere eseguito da un impresa iscritta alla Camera di Commercio ed abilitata all'installazione degli impianti elettrici....pertanto il fai da te è vietato.....
Detto questo la norma CEI 64-8 al paragrafo 528 parla della "Vicinanza delle condutture ad altri servizi elettrici". In sintesi quando hai sistemi a tensioni diverse o li fai transitare in tubazioni separate o li puoi far passare nelle stesse tubazioni ma il sistema con la più bassa tensione dovrà avere il cavo con la stessa tensione di isolamento del sistema a tensione più elevata.
Ciao,
Dario

@bading: la mia era solo curiosità, in campo "elettrico ed elettronico" cerco sempre di informarmi il più possibile anche perchè se aspetto che mi dicano queste cose a scuola/università posso anche andare a lavorare al mcdonald a vita. Io ancora non capisco perchè si ostinano a riempirci di cose teoriche senza fare anche un pò di argomenti pratici che vengono realmente utilizzati nella vita di tutti i giorni. Non dico che conoscere la fisica della giunzione PN o il comportamento di un induttore sia da buttare al secchio ma se poi non so come mettere insieme questi pezzi è tutto un cavolo!
Un buon 60% delle mie conoscenze pratiche dell'elettronica le ho perchè mi ci sono messo d'impegno da solo e non certo perchè me lo hanno insegnato loro. Vi dico solo che a laboratorio di elettronica analogia ad ingegneria invece di farci fare un bel progettino di una certa complessità, magari portandolo come tesina alla fine, ci hanno fatto montare e provare circuiti idioti come un filtro RC-RL, polarizzazione di un BJT, ampli ad emettitore comune o parafase, le configurazioni dell'OP AMP e addirittura uno stabilizzatore di tenzione ad LM317!!!!!!

Comunque tornando in topic, proprio perchè non sono ferrato, se dovessi mettere mano all'impianto elettrico di casa mi farei aiutare da mio zio o da un amico, entrambi elettricisti di professione


@mauro: ci credi se ti dico che studio elettronica dalle superiori e non so ancora come funziona un TRIAC? rientra nel discorso fatto sopra. Ce ne hanno parlato nel corso di elettronica digitale quando hanno spiegato l'effetto latch-up nella tecnologia CMOS ma senza spiegare molto.... dovrò studiarmeli un attimino da solo per capirli meglio, ti ringrazio per la dritta!


Il problema però ora rimane sull'alimentazione. Se non trovo qualcosa di piccolo ed efficente mi sa che naufraga tutto il progetto

Ultima domandina ragazzuoli

Mi sono studiato il triac e credo di aver capito come funziona ma non mi è chiaro un punto.
Per esempio, con riferimento a questo schema:



Avendo a che fare con una tensione e corrente sinusoidale il triac ha bisogno dell'innesco ogni volta che passa per lo zero e va bene, ma anche la corrente di gate e quindi quella sui 5V è impulsiva? oppure resta costante? Faccio questa domanda perchè sui testi ho letto che "una volta innescato non c'è bisogno di pilotarlo ancora" ma non dice che succede se io continuo a tenere i 5V in ingresso.... assorbe corrente costante? non la assorbe?

Altra cosa. Per esempio voglio attaccarci la lavatrice. Se la lavatrice è spenta ma io do i 5V in ingresso che succede? il triac si attiva e ci resta oppure deve esserci per forza un assorbimento sul carico? Chiedo perchè se io voglio realizzare un accensione remota ma ho a che fare con roba che ha un tasto di accensione proprio è come se avessi 2 interruttori in serie e non ho capito se devo mantenere i 5V in ingresso per mantenere chiuso il triac fin quando non parte l'elttrodomestico.

E il filtro in uscita? quello non assorbe corrente sempre anhche se il triac è spento? a 50Hz, un condensatore da 0.1uF è un impedenza da 32kohm e dovrebbe esserci un assorbimento (efficacie) di 6mA circa. Sbaglio?

Ciao,

...anche io non è che lo abbia studiato molto!

Relativamente al latch-up il diodo SCR (simile al triac) che si viene ad avere, non è voluto.
Il problema è che quando si attiva rimane in conduzione causando correnti anomali del dispositivo.
Tali correnti scompaiono dopo un power cycle e possono portare il dispositivo alla rottura se le potenze eccedono le specifiche. La tecnologia CMOS è rinomata per gli effetti collaterali derivanti dal latch-up.

Lasciando il gate a tensione superiore alla soglia quando si verifica la condizione sugli altri terminali, il triac entra in conduzione ma perdi il vantaggio del controllo della corrente per lampade ad incandescenza (o carichi resistivi). Controlla cosa fa il progetto che ti ho indicato nel post precedente.

Il filtro consuma sempre un po' di energia.
Non ho verificato i tuoi conti ma sembrano plausibili.

Saluti,

Mauro

Un tutorial interessante per SCR e TRIAC lo puoi trovare qui . Allego anche un circuito trovato in rete,
dal quale prendere spunto sia per l'alimentazione trasformless a 5V per il PIC e per il pilotaggio del TRIAC come interruttore.
Buon Anno
Luca