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Applicazioni Induttori e Condensatori
11 Anni 1 Mese fa - 11 Anni 1 Mese fa #1
da alberto
Applicazioni Induttori e Condensatori è stato creato da alberto
Ciao,
- Perchè si usano gli induttori negli alimentatori ?
- Che differenza ha in induttore da un condensatore ?
- Il condensatore accumula carica elettrica e l´induttore campo magnetico, perché usiamo gli induttori per gli alimentatori switching ?
Ultima Modifica 11 Anni 1 Mese fa da Mauro Laurenti.
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11 Anni 1 Mese fa #2
da alberto
Risposta da alberto al topic Applicazioni Induttori e Condensatori
Grazie per avermi risposto agli alimentatori .. leggerò il libro consigliato ... aiutami sugli induttori .. non li ho mai usati .. a che cavolo servono ? la loro formula è dv = Ldi/dt
che vuol dire questa formula ?
che vuol dire questa formula ?
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- alberto
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11 Anni 1 Mese fa #3
da Mauro Laurenti
Risposta da Mauro Laurenti al topic Applicazioni Induttori e Condensatori
Frequentemente gli induttori e condensatori sono usati come filtri (filtri LC).
Sono da preferirsi rispetto alle versioni dei filtri RC e RL perche' formalmente hanno solo la componente reattiva e quindi non dissipano energia. La cosa non e' proprio vera visto che e' comunque presente una componente R parassita sia in C che in L.
La formula v(t) = L di/dt la puoi leggere come: data un'induttanza L la tensione ai suoi capi e' tanto piu' grande tanto piu' rapida e' la variazione di corrente. Per tale ragione se in un circuito switching il MOS e' molto rapido, anche se efficiente puo' essere causa di picchi tensioni piuttosto ampie. Inoltre la variazione di corrente rapida e' causa di una maggiore radiazione elettromagnetica.
La formula v(t) = L di/dt dice anche che quando la corrente ai capi all'induttore scende hai una tensione negativa. In un alimentatore switching buck (per esempio) questa inversione si ha quando si apre il MOS. Questo permette al diodo di entrare in conduzione, mentre prima (quando il transistor era ON) era interdetto. Questa inversione permette alla configurazione buck di funzionare.
Bisogna ricorda che in un circuito elettrico una capacita' e induttanze hanno sfasamenti di corrente diversi. In particolare in base alla loro posizione possono introdurre un polo o uno zero.
La formula sopra spiega anche perche' staccando un motore o carico ad alta potenza dalla presa elettrica di casa si ha una scintilla sulla presa.
...e' il picco di tensione derivante da una brusca variazione di i(t).
Saluti,
Mauro
Sono da preferirsi rispetto alle versioni dei filtri RC e RL perche' formalmente hanno solo la componente reattiva e quindi non dissipano energia. La cosa non e' proprio vera visto che e' comunque presente una componente R parassita sia in C che in L.
La formula v(t) = L di/dt la puoi leggere come: data un'induttanza L la tensione ai suoi capi e' tanto piu' grande tanto piu' rapida e' la variazione di corrente. Per tale ragione se in un circuito switching il MOS e' molto rapido, anche se efficiente puo' essere causa di picchi tensioni piuttosto ampie. Inoltre la variazione di corrente rapida e' causa di una maggiore radiazione elettromagnetica.
La formula v(t) = L di/dt dice anche che quando la corrente ai capi all'induttore scende hai una tensione negativa. In un alimentatore switching buck (per esempio) questa inversione si ha quando si apre il MOS. Questo permette al diodo di entrare in conduzione, mentre prima (quando il transistor era ON) era interdetto. Questa inversione permette alla configurazione buck di funzionare.
Bisogna ricorda che in un circuito elettrico una capacita' e induttanze hanno sfasamenti di corrente diversi. In particolare in base alla loro posizione possono introdurre un polo o uno zero.
La formula sopra spiega anche perche' staccando un motore o carico ad alta potenza dalla presa elettrica di casa si ha una scintilla sulla presa.
...e' il picco di tensione derivante da una brusca variazione di i(t).
Saluti,
Mauro
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11 Anni 1 Mese fa #4
da bassfender
Risposta da bassfender al topic Applicazioni Induttori e Condensatori
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11 Anni 1 Mese fa #5
da Mauro Laurenti
Risposta da Mauro Laurenti al topic Applicazioni Induttori e Condensatori
Ciao,
considerando solo un induttore, quando tu apri l'interruttore o stacchi la presa non hai un picco di corrente ma di tensione. Il valore di tensione e' proporzionale alla variazione di corrente ovvero quanto rapidamente va da valore nominale a 0 (visto che stacchi la presa).
Nel caso del grafico che hai postato si puo' vedere che si tratta di un buck converter visto che Vo e' minore di Vi.
Dal momento che la corrente dell'induttore non va mai a zero sei nel caso di continuous mode.
Quanto il MOS e' chiuso la polarità di Vout e' uguale a quella del generatore.
Quando il MOS e' aperto la tensione sull'induttore cambia di polarità ma il diodo entra in conduzione e collega l'induttore all'uscita chiudendo il circuito.
Saluti,
Mauro
considerando solo un induttore, quando tu apri l'interruttore o stacchi la presa non hai un picco di corrente ma di tensione. Il valore di tensione e' proporzionale alla variazione di corrente ovvero quanto rapidamente va da valore nominale a 0 (visto che stacchi la presa).
Nel caso del grafico che hai postato si puo' vedere che si tratta di un buck converter visto che Vo e' minore di Vi.
Dal momento che la corrente dell'induttore non va mai a zero sei nel caso di continuous mode.
Quanto il MOS e' chiuso la polarità di Vout e' uguale a quella del generatore.
Quando il MOS e' aperto la tensione sull'induttore cambia di polarità ma il diodo entra in conduzione e collega l'induttore all'uscita chiudendo il circuito.
Saluti,
Mauro
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