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Microonde e antifurto.
11 Anni 10 Mesi fa - 11 Anni 10 Mesi fa #1
da borelg
Microonde e antifurto. è stato creato da borelg
Ciao a tutti, apro un altro topic sulla sensoristica siccome ho intenzione di realizzare un antifurto per abitazione...
( da qui il mio intaresse per i sensori PIR: www.laurtec.it/forum/6-elettronica-analo...onamento-sensore-pir )
Ho trovato su internet un articolo che accenna all'utilizzo delle microonde come antifurto. In particolare mi ha interessato questo metodo di utilizzo:
" La tecnica tradizionale cerca di saturare l’ambiente sotto controllo impiegando una certa quantità di energia e mantenendo quindi una situazione di equilibrio nell’ambiente. Tale “riempimento” si verifica in fase di accensione del sensore. Nel momento in cui si registra una variazione di questo stato di equilibrio di energia (movimento all’interno dell’area), il circuito cerca di ripristinare questo stato di quiete immettendo maggior energia, richiedendo un maggior consumo. In questo caso viene rilevata l’intrusione. "
FONTE: [fonte rimossa, perche' il dominio indicato nel link ha un virus]
Da questo mi sembra di capire che viene creata una specie di "bolla" intorno all'abitazione e che nel caso un corpo si introduca in questa bolla, assorbirà energia e sposterà il trasmettitore dalla situazione di equilibrio che si era creato.
C'è qualcuno che ne sa di più?
Cos'è questa situazione di equilibrio? perchè si viene a creare? ma soprattutto come fa il trasmettitore ad assorbire autonomamente più corrente? Un'antenna è un semplice resistore no?
Spero che qualcuno ne abbia capito più di me...
Grazie
( da qui il mio intaresse per i sensori PIR: www.laurtec.it/forum/6-elettronica-analo...onamento-sensore-pir )
Ho trovato su internet un articolo che accenna all'utilizzo delle microonde come antifurto. In particolare mi ha interessato questo metodo di utilizzo:
" La tecnica tradizionale cerca di saturare l’ambiente sotto controllo impiegando una certa quantità di energia e mantenendo quindi una situazione di equilibrio nell’ambiente. Tale “riempimento” si verifica in fase di accensione del sensore. Nel momento in cui si registra una variazione di questo stato di equilibrio di energia (movimento all’interno dell’area), il circuito cerca di ripristinare questo stato di quiete immettendo maggior energia, richiedendo un maggior consumo. In questo caso viene rilevata l’intrusione. "
FONTE: [fonte rimossa, perche' il dominio indicato nel link ha un virus]
Da questo mi sembra di capire che viene creata una specie di "bolla" intorno all'abitazione e che nel caso un corpo si introduca in questa bolla, assorbirà energia e sposterà il trasmettitore dalla situazione di equilibrio che si era creato.
C'è qualcuno che ne sa di più?
Cos'è questa situazione di equilibrio? perchè si viene a creare? ma soprattutto come fa il trasmettitore ad assorbire autonomamente più corrente? Un'antenna è un semplice resistore no?
Spero che qualcuno ne abbia capito più di me...
Grazie
Ultima Modifica 11 Anni 10 Mesi fa da Mauro Laurenti.
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- borelg
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11 Anni 10 Mesi fa #2
da Mauro Laurenti
Risposta da Mauro Laurenti al topic Re: Microonde e antifurto.
Ciao,
Non conosco nello specifico tali sensori anche se li ho visti.
Effettivamente negli allarmi sono usati per rilevare il movimento.
Sono combinati con gli infrarossi per limitare i falsi allarmi.
Questi dispositivi hanno un ingresso che viene dalla centrale per segnalare quando la centrale e' attiva. In questa maniera da non attivare le microonde in presenza di "inquilini" con diritto di stare dentro casa.
La corrente in un'antenna potrebbe cambiare quando si viene a creare un disadattamento d'impedenza con il mezzo trasmissivo o comunque una variazione del carico.
L'ambiente circostante all'antenna rappresenta il mezzo trasmissivo e ha una sua impedenza (come un cavo coassiale).
Variazioni dell'ambiente causano una variazione del mezzo (impedenza) e quindi anche della corrente sull'antenna.
Ma non ho approfondito sulla tecnologia e "approccio" usato dai sensori a microonde.
Saluti,
Mauro
P.S.
Ho rimosso la fonte perche' Avast Antivirus ha rilevato un thread nel dominio indicato.
Non conosco nello specifico tali sensori anche se li ho visti.
Effettivamente negli allarmi sono usati per rilevare il movimento.
Sono combinati con gli infrarossi per limitare i falsi allarmi.
Questi dispositivi hanno un ingresso che viene dalla centrale per segnalare quando la centrale e' attiva. In questa maniera da non attivare le microonde in presenza di "inquilini" con diritto di stare dentro casa.
La corrente in un'antenna potrebbe cambiare quando si viene a creare un disadattamento d'impedenza con il mezzo trasmissivo o comunque una variazione del carico.
L'ambiente circostante all'antenna rappresenta il mezzo trasmissivo e ha una sua impedenza (come un cavo coassiale).
Variazioni dell'ambiente causano una variazione del mezzo (impedenza) e quindi anche della corrente sull'antenna.
Ma non ho approfondito sulla tecnologia e "approccio" usato dai sensori a microonde.
Saluti,
Mauro
P.S.
Ho rimosso la fonte perche' Avast Antivirus ha rilevato un thread nel dominio indicato.
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11 Anni 10 Mesi fa #3
da borelg
Risposta da borelg al topic Re: Microonde e antifurto.
Nessun problema per la fonte... tanto non diceva nulla di più di quello che ho detto io.
No aspetta tutti fermi!!
Come si chiama questo fenomeno?
Com'è possibile che una variazione nell'ambiente produca una variazione della corrente che scorre nell'antenna?
Cioè il campo magnetico per esempio è un campo scalare... e il suo valore in ogni punto dipende dalla sorgente e dalla permeabilità magnetica di quel punto. Lo stesso vale per il campo elettrico anche se esso è un campo vettoriale.
Come può il mezzo in cui piazzo la mia antenna produrre corrente in essa?
Ho capito quello che mi hai detto, tu vedi il mezzo come un impedenza nel quale si propaga il segnale. Ovviamente non voglio mettere in dubbio la tua onniscenza però parlando proprio a livello fisico... alla fine gli elettroni che si muovono sono solo nell'antenna e dipendono esclusivamente dalla resistenza di quest'ultima e dalla tensione applicata, tu stai parlando (passami i termini appena coniati) di una specie di inerzia elettromagnetica dovuta alla permeabilità del mezzo?
Estremizzo la situazione:
Prendo 2 conduttori identici: stessa lunghezza, resistenza, materiale, tutto... come aver fatto copia-incolla.
Applico ad essi 2 generatori anch'essi identici stessa tensione, resistenza interna nulla... tutto ideale.
Poi ne metto ne appoggio uno sul tavolo e uno lo metto in una bacinella piena di olio.
La corrente che misuro in uno è diversa dalla corrente che misuro nell'altro?
Scusa se dopo aver fatto tutta sta tiritela ho in realtà capito male
In caso contrario sono sconvolto...
No aspetta tutti fermi!!
Come si chiama questo fenomeno?
Com'è possibile che una variazione nell'ambiente produca una variazione della corrente che scorre nell'antenna?
Cioè il campo magnetico per esempio è un campo scalare... e il suo valore in ogni punto dipende dalla sorgente e dalla permeabilità magnetica di quel punto. Lo stesso vale per il campo elettrico anche se esso è un campo vettoriale.
Come può il mezzo in cui piazzo la mia antenna produrre corrente in essa?
Ho capito quello che mi hai detto, tu vedi il mezzo come un impedenza nel quale si propaga il segnale. Ovviamente non voglio mettere in dubbio la tua onniscenza però parlando proprio a livello fisico... alla fine gli elettroni che si muovono sono solo nell'antenna e dipendono esclusivamente dalla resistenza di quest'ultima e dalla tensione applicata, tu stai parlando (passami i termini appena coniati) di una specie di inerzia elettromagnetica dovuta alla permeabilità del mezzo?
Estremizzo la situazione:
Prendo 2 conduttori identici: stessa lunghezza, resistenza, materiale, tutto... come aver fatto copia-incolla.
Applico ad essi 2 generatori anch'essi identici stessa tensione, resistenza interna nulla... tutto ideale.
Poi ne metto ne appoggio uno sul tavolo e uno lo metto in una bacinella piena di olio.
La corrente che misuro in uno è diversa dalla corrente che misuro nell'altro?
Scusa se dopo aver fatto tutta sta tiritela ho in realtà capito male
In caso contrario sono sconvolto...
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11 Anni 10 Mesi fa #4
da Mauro Laurenti
Risposta da Mauro Laurenti al topic Re: Microonde e antifurto.
nell'esempio che hai preso tutto uguale...
La legge di ohm non vale pero' per una linea elettrica in cui si propaga un campo elettromagnetico se non considerando la stessa a parametri distribuiti e non concentrati.
Per esempio un cavo coassiale a 50ohm non la misuri con il tester, la rappresenta la sua impedenza caratteristica.
Prendi un altro esempio,
prova a prendere un trasmettitore radio di potenza con la sua bella antenna collegata.
Trasmetti al massimo...e tutto funziona.
Stacca l'antenna...e il finale si frigge!
Nel caso in cui il carico cambia e non c'e' piu' adattamento si vengono a creare onde stazionarie e l'eneriga torna indietro. questo fa si che la relazione istantanea tensione corrente in uscita possa variare.
E' come se ti mettessi fare delle onde con una tavola in piscina.
Immagina di fare onde di 20 cm.
Se la piscina e' grande non hai problemi e avrai sempre onde di 20cm
Ma se la piscina e' corta (una bacinella), le onde tornano indietro e si possono sommare con la tua onda da 20cm creando dei picchi superiori.
Saluti,
Mauro
La legge di ohm non vale pero' per una linea elettrica in cui si propaga un campo elettromagnetico se non considerando la stessa a parametri distribuiti e non concentrati.
Per esempio un cavo coassiale a 50ohm non la misuri con il tester, la rappresenta la sua impedenza caratteristica.
Prendi un altro esempio,
prova a prendere un trasmettitore radio di potenza con la sua bella antenna collegata.
Trasmetti al massimo...e tutto funziona.
Stacca l'antenna...e il finale si frigge!
Nel caso in cui il carico cambia e non c'e' piu' adattamento si vengono a creare onde stazionarie e l'eneriga torna indietro. questo fa si che la relazione istantanea tensione corrente in uscita possa variare.
E' come se ti mettessi fare delle onde con una tavola in piscina.
Immagina di fare onde di 20 cm.
Se la piscina e' grande non hai problemi e avrai sempre onde di 20cm
Ma se la piscina e' corta (una bacinella), le onde tornano indietro e si possono sommare con la tua onda da 20cm creando dei picchi superiori.
Saluti,
Mauro
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11 Anni 10 Mesi fa #5
da borelg
Risposta da borelg al topic Re: Microonde e antifurto.
Aspetta ma stiamo parlando di autoinduzione?
Cioè la quantità di onde riflesse cambia e quindi cambia la corrente autoindotta dal campo eletromagnetico creato dal mio trasmettitore nella sua stessa antenna?
it.wikipedia.org/wiki/Onda_stazionaria
In ogni caso non ho ben capito cosa sia l'onda stazionaria. E' una di quelle cose che in realtà non esistono e che è in realtà la somma di più onde che vanno a formare un effetto di quel genere vero?
Nel caso non ci sia l'antenna perchè si brucia il trasmettitore?
Il concetto di fondo l'ho capito... per esempio se io prendo una corda. Un capo lo tengo io e l'altro capo lo attacco ad un muro. Se inizio a fare delle onde andando su e giù col braccio queste si propagano fino al muro e poi tornano indietro sommandosi alle nuove onde che creo io. Se raggiungo una certa intensità la corda poi si può anche staccare dal muro. E' così?
In ogni caso non riesco ad applicarlo al nostro sistema.
Cioè la corda è l'antenna?
Il muro è l'ambiente circostante come ho detto prima?
E ciò che si amplifica è l'onda stazionaria all'interno dell'antenna? che in realtà si va intensificando per un fenomeno di autoinduzione?
Scusa l'ignoranza Mauro
Cioè la quantità di onde riflesse cambia e quindi cambia la corrente autoindotta dal campo eletromagnetico creato dal mio trasmettitore nella sua stessa antenna?
it.wikipedia.org/wiki/Onda_stazionaria
In ogni caso non ho ben capito cosa sia l'onda stazionaria. E' una di quelle cose che in realtà non esistono e che è in realtà la somma di più onde che vanno a formare un effetto di quel genere vero?
Nel caso non ci sia l'antenna perchè si brucia il trasmettitore?
Il concetto di fondo l'ho capito... per esempio se io prendo una corda. Un capo lo tengo io e l'altro capo lo attacco ad un muro. Se inizio a fare delle onde andando su e giù col braccio queste si propagano fino al muro e poi tornano indietro sommandosi alle nuove onde che creo io. Se raggiungo una certa intensità la corda poi si può anche staccare dal muro. E' così?
In ogni caso non riesco ad applicarlo al nostro sistema.
Cioè la corda è l'antenna?
Il muro è l'ambiente circostante come ho detto prima?
E ciò che si amplifica è l'onda stazionaria all'interno dell'antenna? che in realtà si va intensificando per un fenomeno di autoinduzione?
Scusa l'ignoranza Mauro
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