mini Oscilloscopio con mini COM USB
ho appena finito di vedere il software (cosa che dalla frenesia non avevo ancora fatto).
La macchina a stati e´ ben fatta e piuttosto snella....ben fatto!
Devo dire che se da un lato non prediligo uno stack stand alone, dall´altro devo dire che e´ comodo poter mettere la cartella dove si vuole.
Ora devo lavorare dal lato software in RS232 Terminal.
Una parte dei problemi discendono anche dal fatto che oltre non aver alcun buffer in ingresso non ho nemmeno un filtro passo basso...!
...ma la forma d´onda che ho mostrato e´ la migliore che ho ottenuto.
Da bravo venditore ho nascosto le peggiori che riflettono altri problemi...ma credo di averne trovati gia´alcuni.
@pinna,
un header puo´ portare diverse informazioni. In questo caso e´ un trigger per sincronizzare la lettura dati. AA 55 (o 55 AA), sebbene possano essere posti ad altri valori, rappresentano una combinazione poco probabile per essere generata da un segnale in ingresso. Questa combinazione venne scelta anche per le prime applicazioni telefoniche digitali. Per scrivere in EEPROM dentro i PIC devi anche scrivere una sequenza di sicurezza che e´ proprio 0xAA 0x55...
Inoltre questa combinazione non e´altro che una sequenza di 0 e 1, e ritorna utile in trasmissioni asincrone per il recovery del clock (non utile in questo caso).
Per il recovery del clock ci sono anche altre tecniche in cui il segnale di clock e´ "nascosto" nei dati stessi.
Saluti,
Mauro
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Marcello
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nel caso specifico di una EEPROM I2C hai un prodotto con un certo "protocollo" e non puoi aggiungere o togliere byte. In una EEPROM come quella della Freedom II l'indirizzo si determina mettendo dei pin a massa o a Vcc; se ne ho due, gli indirizzi devono essere necessariamente diversi (se sono uguali credo scriva in entrambe le EEPROM o alla peggio in nessuna).quindi, se ho ben capito, anche quando si imposta un indirizzo eeprom oppure un indirizzo I2C in realtà sto inviando un byte header... è per questo che viene riconosciuto dal sistema. Nel caso ne avessi più di uno, a parità di indirizzo, dovrei aggiungere un byte in più per dire al sistema se si tratta, per esempio, della prima eeprom, oppure della seconda e così via...
Fondamentalmente quando trasmetti dei dati che sono variabili e quindi che non sai cosa siano, prima dei dati trasmetti una parte fissa sempre uguale, così quando ricevi sai che devi avere quella parte fissa e se è corretta sai che dopo seguiranno un certo numero di dati; poi per essere certi che i dati trasmessi siano quelli inviati ci sono molteplici sistemi che introducono ridondanza..il più semplice, inviare i dati due volte, quando li ricevo se sono identici è altamente probabile che siano corretti..in caso contrario li scarto..
intendi inviare il dato due volte?inviare 0x4141 + 0x3535 mi mette praticamente al sicuro da eventuali errori dovuti a cause esterne
@Mauro: Buon lavoro!
Ste
..avevano magari fatto lo sgambetto al ka, ma il sangue restava sempre più denso dell'acqua.. [cit.]
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Saluti
Luca
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Comunque l'isolamento dello stack è abbastanza veloce da fare e in caso di aggiornamento è semplice migrare il progetto, salvo sconvolgimenti (es. passaggio all'XC8). Per il momento ho passato 4 aggiornamenti e non ho avuto difficoltà a migrare. Lo si fa una volta e si memorizza come template, con ogni nuovo progetto si copia il template. Forse avrete notato che nel progetto rimangono 2 configuration, una per PIC18F14K50 e una per PIC18F4550, questo perchè nel template che ho fatto ho lasciato le 2 configurazioni a scelta.Mauro Laurenti ha scritto: Devo dire che se da un lato non prediligo uno stack stand alone, dall´altro devo dire che e´ comodo poter mettere la cartella dove si vuole.
Per chi fosse interessato su come isolare lo stack USB classe CDC ne ho parlato qui .
Saluti
Luca
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