I vari tipi di MCU.
13 Anni 2 Settimane fa #6
da Spazzoli
anto.spax
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Risposta da Spazzoli al topic Re: I vari tipi di MCU.
Giá è vero...ho dovuto abbandonare tutto per un po' di mesi...causa scrittura tesi prevalentemente....
Ma ora sono tornato!! ..e il tempo libero che ho lo voglio usare tutto.
Mi aspettavo una risposta simile riguardo al problema, volevo solo capire se c'erano dei metodi rigorosi per l'analisi oppure no..mi pare di no...
Supponiamo che in pic non sia sufficiente ed imparare ad usare una nuova tecnologia per un solo progetto sia troppo dispendioso...l'alternativa è mettere più pic in comunicazione: uno per sensori ed uno per attuatori magari...giusto? E poi (più per curiositá, non penso di averne l'esigenza...) come si fanno dialogare fra loro..comunicazioni seriale sincrona? C'è un master ed uno slave e cose simili?
Grazie per le risposte
Ma ora sono tornato!! ..e il tempo libero che ho lo voglio usare tutto.
Mi aspettavo una risposta simile riguardo al problema, volevo solo capire se c'erano dei metodi rigorosi per l'analisi oppure no..mi pare di no...
Supponiamo che in pic non sia sufficiente ed imparare ad usare una nuova tecnologia per un solo progetto sia troppo dispendioso...l'alternativa è mettere più pic in comunicazione: uno per sensori ed uno per attuatori magari...giusto? E poi (più per curiositá, non penso di averne l'esigenza...) come si fanno dialogare fra loro..comunicazioni seriale sincrona? C'è un master ed uno slave e cose simili?
Grazie per le risposte
anto.spax
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13 Anni 2 Settimane fa #7
da Gianni
Sono tutti bravi ad essere "open" con il "source" degli altri.
Un amico è colui che ti dice sempre quando stai sbagliando. Il mio miglior amico è il parser.
SettoreZero
Risposta da Gianni al topic Re: I vari tipi di MCU.
Quando devi mettere in comunicazione più MCU tra di loro, che magari si trovano sulla stessa scheda, il sistema più utilizzato è l'I2C.
Riguardo alla questione che diceva Mauro più in alto, del package, volevo solo ricordare che ora la Microchip produrrà anche alcuni modelli di pic32 nel formato DIP. Per ora, però, non sono nemmeno in vendita.
Questa iniziativa, a parer mio, la dice molto lunga: la Microchip è andata molto avanti soprattutto grazie agli hobbysti: se tutti sono riusciti a mettere in funzione un picmicro è innanzitutto merito delle loro iniziative, poi la gente ha imparato e mossa dalla soddisfazione a cominciato a pubblicare tonnellate di materiale: una reazione a catena insomma.
Cosi adesso la microchip ha pensato bene di fare anche i pic32 in un formato più "papabile". Ricordo che i pic32 sono arrivati molto tardi rispetto ad altri concorrenti, che hanno proposto soluzioni a 32bit molto prima della microchip. Alla microchip hanno trovato il sistema, con il ChipKIT, di guadagnare il terreno perso e penso che l'abbiano fatto alla grande, ora con quest'altra manovra del package dip penso proprio che si stabiliranno...
Ma gli altri non stanno a guardare... La ARM ha difatti annunciato proprio pochi giorni fa che metterà in produzione MCU a 64 bit... Come risponderà la microchip??
Riguardo alla questione che diceva Mauro più in alto, del package, volevo solo ricordare che ora la Microchip produrrà anche alcuni modelli di pic32 nel formato DIP. Per ora, però, non sono nemmeno in vendita.
Questa iniziativa, a parer mio, la dice molto lunga: la Microchip è andata molto avanti soprattutto grazie agli hobbysti: se tutti sono riusciti a mettere in funzione un picmicro è innanzitutto merito delle loro iniziative, poi la gente ha imparato e mossa dalla soddisfazione a cominciato a pubblicare tonnellate di materiale: una reazione a catena insomma.
Cosi adesso la microchip ha pensato bene di fare anche i pic32 in un formato più "papabile". Ricordo che i pic32 sono arrivati molto tardi rispetto ad altri concorrenti, che hanno proposto soluzioni a 32bit molto prima della microchip. Alla microchip hanno trovato il sistema, con il ChipKIT, di guadagnare il terreno perso e penso che l'abbiano fatto alla grande, ora con quest'altra manovra del package dip penso proprio che si stabiliranno...
Ma gli altri non stanno a guardare... La ARM ha difatti annunciato proprio pochi giorni fa che metterà in produzione MCU a 64 bit... Come risponderà la microchip??
Sono tutti bravi ad essere "open" con il "source" degli altri.
Un amico è colui che ti dice sempre quando stai sbagliando. Il mio miglior amico è il parser.
SettoreZero
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13 Anni 2 Settimane fa #8
da Mauro Laurenti
Risposta da Mauro Laurenti al topic Re: I vari tipi di MCU.
@ Cecco,
per mezzo del modulo PWM potresti regolare l'intensita' del LED variando il Duty Cycle.
Sul Testo C18 Step by Step ho un esempio nel capitolo dedicato al PWM.
4 MHz vanno bene per trasmettere via RS232 con un basso errore ma anche altre frequenze piu' alte andrebbero bene (per esempio 16MHz e 20MHz).
4MHz e' piuttosto comune, quindi a livello hobbystico puo' essere facile da trovare, ma anche 20MHz lo e'.
In generale lavorare a frequenze basse permette pero' di risparmiare energia, che nel caso di applicazioni a batteria non e' proprio trascurabile.
Qualche mA in meno puo' far comodo...
@Spazzoli,
...il metodo e' rigoroso.
Il clock che hai e' fisso.
...se usi ADC e campioni a tot frequenza e conosci i tempo di campionamento, gia' sai che quel tempo e' bloccato.
se sai poi quanto ti serve per una determinata operazione, scali anche i MIPS disponibili...
...quello che rimane mandi il microcontrollore in stato di sleep.
@Gianni,
Avevo letto l'informazione che ARM avrebbe a breve rilasciato i 64bit.
Questo discende probabilmente dal fatto che ora anche Windows, supportera' l'architettura ARM (oltre a Linux).
Il mercato sara' per portatili, cellulari di ultima generazione e tutto quello che ha grafica.
L'architettura ARM e' rinomata per essere a piu' basso consumo della Intel, quindi sara' battaglia Aperta.
Dopo il rilascio della nuova architettura mi aspetto che TI, ST, ATMEL saranno i grandi player.
Microchip, volendosi differenziare con l'architettura MIPS, mi aspetto che sara' nuovamente in ritardo.
In ogni modo le applicazioni con 64 bit non sono al confine con "l'embedded" e Microchip potrebbe anche non avere interesse ad entrare in questo mercato. I costi di un 64 bit non sono 1$!
...altrimenti.
Ma il tempo dei microcontrollori a 64 bit verra' presto.
Saluti,
Mauro
per mezzo del modulo PWM potresti regolare l'intensita' del LED variando il Duty Cycle.
Sul Testo C18 Step by Step ho un esempio nel capitolo dedicato al PWM.
4 MHz vanno bene per trasmettere via RS232 con un basso errore ma anche altre frequenze piu' alte andrebbero bene (per esempio 16MHz e 20MHz).
4MHz e' piuttosto comune, quindi a livello hobbystico puo' essere facile da trovare, ma anche 20MHz lo e'.
In generale lavorare a frequenze basse permette pero' di risparmiare energia, che nel caso di applicazioni a batteria non e' proprio trascurabile.
Qualche mA in meno puo' far comodo...
@Spazzoli,
...il metodo e' rigoroso.
Il clock che hai e' fisso.
...se usi ADC e campioni a tot frequenza e conosci i tempo di campionamento, gia' sai che quel tempo e' bloccato.
se sai poi quanto ti serve per una determinata operazione, scali anche i MIPS disponibili...
...quello che rimane mandi il microcontrollore in stato di sleep.
@Gianni,
Avevo letto l'informazione che ARM avrebbe a breve rilasciato i 64bit.
Questo discende probabilmente dal fatto che ora anche Windows, supportera' l'architettura ARM (oltre a Linux).
Il mercato sara' per portatili, cellulari di ultima generazione e tutto quello che ha grafica.
L'architettura ARM e' rinomata per essere a piu' basso consumo della Intel, quindi sara' battaglia Aperta.
Dopo il rilascio della nuova architettura mi aspetto che TI, ST, ATMEL saranno i grandi player.
Microchip, volendosi differenziare con l'architettura MIPS, mi aspetto che sara' nuovamente in ritardo.
In ogni modo le applicazioni con 64 bit non sono al confine con "l'embedded" e Microchip potrebbe anche non avere interesse ad entrare in questo mercato. I costi di un 64 bit non sono 1$!
...altrimenti.
Ma il tempo dei microcontrollori a 64 bit verra' presto.
Saluti,
Mauro
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13 Anni 2 Settimane fa #9
da Spazzoli
anto.spax
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Risposta da Spazzoli al topic Re: I vari tipi di MCU.
Sì Mauro hai ragione..
Quello che mi rimane da capire è come si affronta il problema se hdevo monitorare degli ingressi asincroni...che si possono attivare anche "insieme" cioè in istanti molto vicini....si può avere la certezza di averli rilevati tutti...
?
Quanto la questione dei 64bit...quando ci si fermerà? Si crescerà ancora oppure una volta arrivatici non se ne sentirà più il bisogno?
Quello che mi rimane da capire è come si affronta il problema se hdevo monitorare degli ingressi asincroni...che si possono attivare anche "insieme" cioè in istanti molto vicini....si può avere la certezza di averli rilevati tutti...
?
Quanto la questione dei 64bit...quando ci si fermerà? Si crescerà ancora oppure una volta arrivatici non se ne sentirà più il bisogno?
anto.spax
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13 Anni 2 Settimane fa #10
da Mauro Laurenti
Risposta da Mauro Laurenti al topic Re: I vari tipi di MCU.
Molte sorgenti per le interruzioni hanno Flag separati, per cui dopo aver gestita una interruzione, il programma salterà nuovamente nella routine delle interruzioni poiché altri Flag sono stati settati.
E' quello che succede anche quando ci si scorda di resettare un flag.
Si esce dalla routine delle interruzioni, pero' se il flag rimane settato il programma risalta nella routine delle interruzioni perché il flag non e' stato cancellato.
...fino a quando gli ingegneri continueranno a progettare, ma soprattutto la gente continuerà a comprare...
...ci saranno soldi che circoleranno...e ragioni per migliorare...o investire per differenziarsi e vendere numeri più grandi (nel senso del dire io ho 128 bit mentre tu solo 64! anche se non hai dei vantaggi reali!).
In ogni modo, allo stato attuale non ci sono molti vantaggi a saltare ad un'architettura a 128 bit.
Si tende più ad aumentare il parallelismo, infatti i dual-core e quad-core sono ormai una realtà.
Il parallelismo permette di svolgere più operazioni in contemporanea per cui spesso si possono avere più vantaggi che non non avere 128bit.
Saluti,
Mauro
E' quello che succede anche quando ci si scorda di resettare un flag.
Si esce dalla routine delle interruzioni, pero' se il flag rimane settato il programma risalta nella routine delle interruzioni perché il flag non e' stato cancellato.
...fino a quando gli ingegneri continueranno a progettare, ma soprattutto la gente continuerà a comprare...
...ci saranno soldi che circoleranno...e ragioni per migliorare...o investire per differenziarsi e vendere numeri più grandi (nel senso del dire io ho 128 bit mentre tu solo 64! anche se non hai dei vantaggi reali!).
In ogni modo, allo stato attuale non ci sono molti vantaggi a saltare ad un'architettura a 128 bit.
Si tende più ad aumentare il parallelismo, infatti i dual-core e quad-core sono ormai una realtà.
Il parallelismo permette di svolgere più operazioni in contemporanea per cui spesso si possono avere più vantaggi che non non avere 128bit.
Saluti,
Mauro
Ringraziano per il messaggio: Spazzoli
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